11 Settembre 2013
Il coniglio uscito dal cappello energetico da un po’ di tempo è il FRACKING, ovvero l’estrazione di gas o bituminosi attraveso l’iniezione di acqua negli strati profondi della crosta in cui vi siano stratificazioni di scisti, ovvero una particolare composizione del sottosuolo. Negli USA questo tipo di fonte energetica è già ampiamente sfruttato tanto da far annunciare ai propri esperti una prossima auto sufficienza energetica ed altrettanto sembra essere per il Canada. Proprio negli USA e nel Canada si sono sviluppati movimenti ecologisti e di agricoltori che si oppongono alla massiccia vendita delle terre e allo sfruttamento delle acque per tali pratiche estrattive, nella primavera scorsa molte città sono state attraversate da manifestazioni di protesta culminate con a Washington. Ovunque nel mondo si stanno svolgendo e si sono svolte trivellazioni esplorative, anche in Italia, dove, in occasione del terremoto emiliano, da taluni, era stata ipotizzata quale concausa le trivellazioni effettuate in quei territori. Non sembra che nel nostro paese vi siano importanti sedimenti di scisti ma che essi siano presenti in grande quantità e qualità in Polonia, in genere in Europa centrale e nelle Siberie.
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