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La trasmissione di questa mattina è stata dedicata interamente al Paraguay, dove si sono svolte la settimana scorsa le elezioni presidenziali, che hanno visto la vittoria di Lugo.
Ascolta la trasmissione integrale [ audio ] (durata: 58’:17")
Nella prima parte di Caminantes abbiamo ascoltato un’intervista realizzata con Vincenzo Lovo, Associazione Ya Basta Padova.
Si inizia analizzando in generale il quadro paraguayano, un paese arretrato e isolato dal punto di vista economico e sociale, per problemi storici e geografici, tanto che moltissimi cittadini emigrano nei paesi vicini per cercare lavoro.
Per quanto riguarda la situazione politica, Vincenzo ripercorre il susseguirsi dei presidenti al potere fino alla fine degli anni ’90: il generale Strossner è stato uno dei peggiori dittatori, di estrazione nazista, legato al narcotraffico, ed ha affossato il paese.
In questo scenario, la spinta di alcuni movimenti di occupazione della terra e alcuni movimenti operai ha portato alla nascita di diverse realtà politiche che hanno trovato in Lugo una figura che rompesse l’egemonia dei partiti oligarchici che fino a quel momento avevano avuto il controllo totale del potere.
Lugo è legato alla teologia della liberazione, nata nel 1968, con la Conferenza episcopale latinoamericana di Medellin, dopo che la chiesa si era aperta alle istanze sociali con il Concilio Vaticano II.
In America Latina soprattutto si è diffusa tale teologia, secondo cui la chiesa deve schierarsi dalla parte dei più deboli e agire per determinare dei cambiamenti sociali, perchè solo così si potranno superare le disuguaglianze tra ricchi e poveri: molti si sono schierati con questa teologia, tuttavia successivamente la chiesa cattolica ha scelto invece di distruggere questa corrente teologica, considerando pericolose le tesi espresse, ovviamente perchè secondo la TdL erano i poveri ad essere al centro della conoscenza, e non la fede trasmessa dalla chiesa.
Oggi in Paraguay, all’interno della scena latinoamericana, si sono aperti dei cambiamenti istutuzionali positivi, anche se a livello sociale non ci sono stati grandi cambiamenti strutturali, comunque sono molti i movimenti sociali che stanno emergendo.
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Abbiamo continuato poi ascoltando un’intervista a Serena Corsi, corrispondente per il Manifesto da Asuncion.
Il piccolo Paraguay ha un’importanza strategica legata alle risorse naturali e ad elementi geopolitici.
All’interno del paese si trovano le riserve acquifere Guaranì, al confine con Argentina e Brasile, la seconda riserva d’acqua del paese, vicino alle cascate di Iguazù: chiaramente gli Stati Uniti sono riusciti a farsi affidare la gestione ambientale di tutta la zona.
Inoltre il Paraguay è uno dei più grandi produttori di soya, cosicché si inseriscono perfettamente nell’affare dei biocombustibili con Brasile e Stati Uniti.
Infine è strategicamente importante perchè confina con la Bolivia, confina con la zona della Bolivia più ricca di gas, e a pochi chilometri si trova anche la base militare dove atterrano aerei militari statunitensi.
In questa situazione, con le elezioni di domenica, c’è stato un cambiamento al potere, una rottura di quell’egemonia portata avanti dal partito-stato Colorado che governava ormai ininterrottamente da 60 anni e che eveva sempre represso fortemente tutti i movimenti sociali.
In queste elezioni il partito Colorado ha visto una sconfitta schiacciante, nonostante la macchina elettorale illegale che aveva messo in campo: grazie alla presenza della diplomazia diretta dei popoli, militanti e attivisti di tutto il continente hanno assistito alle elezioni evitando i brogli.
Adesso, con il governo Lugo, l’apparato repressivo ereditato dalla dittatura non colpirà più come ha fatto fino ad oggi.
Lugo viene dalla teologia della liberazione, però è anche circondato da un partito che appoggia gli interessi degli impresari e dei terratenientes.
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Abbiamo inoltre ascoltato il contributo di Victor di Comunica, Associazione Radio Comunitarie in Paraguay, che spiega qual è il ruolo dei movimenti sociali nel paese dopo le elezioni: un ruolo importantissimo per il cambio della politica del Paraguay.
I temi chiave nell’agenda del paese per i movimenti sociali sono quelli della sovranità alimentare, energetica e territoriale, della casa, della democrazia della comunicazione per una informazione aperta su cosa fa il governo in tutto il paese, e il tema della salute e della educazione per fermare la corruzione e perchè ci siano risorse per le infrastrutture.
Nel periodo elettorale le radio comunitarie hanno aperto i microfoni ad un dibattito libero per rendere uguali le proposte dei candidati, non come le radio commerciali che sono finanziate dai governo, e hanno criticato la politica dei partiti.
Lugo comunque è alleato con settori di destra, ma i movimenti vogliono imporre che ci sia meno repressione, meno polizia e meno criminalizzazione, e che le radio comunitarie vengano regolarizzate.
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Il secondo ospite è stato Juan Servin dell’ASEAPY Associazione Aborigeni Paraguay: Juan ha spiegato che i problemi delle comunità indigene del Paraguay riguardano le discriminazioni sociali, i precedenti governi non hanno mai ascoltato le richieste della popolazione rispetto alla salute, all’educazione, alla terra, e adesso gli indigeni si aspettano che Lugo risponda a queste questioni.
Gli indigeni chiedono il riconoscimento dei loro diritti in materia di salute, educazione, cultura, lingua e terre.
In tutti i paesi dell’America latina gli indigeni soffrono discriminazioni quotidiane e continuano quindi a lottare.
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Link Utili:
Indymedia Paraguay
Comunica - Associazione Paraguayana di comunicazione Comunitaria