Calendario 2017. La dignità ribelle delle donne dalla Rojava al Chiapas

La dignità ribelle delle Donne… dalle montagne del sudest messicano alle montagne del Kurdistan è un tentativo di dare solidarietà concreta a chi, donne e uomini, da una parte all’altra degli oceani sta costruendo un mondo diverso in cui dignità, giustizia, pace, democrazia e libertà non siano solo belle parole da usare quando più fa comodo.

Proviamo a dare sostanza alla nostra idea di solidarietà proponendo di mettere sui muri di case, luoghi di lavoro e di studio, di svago e di lotta volti e le immagini delle donne indigene zapatiste e delle donne combattenti kurde.

dodici mesi del 2017 ci ricorderanno che la lotta delle donne in Rojava è quella del popolo curdo e che una rivoluzione non si fa solo con gli uomini ma si deve fare insieme, uomini e donne.

Il ricavato delle vendite di ogni calendario (contributo minimo 5€) sarà devoluto alle comunità indigene zapatiste e per progetti in Rojava.

COSTO DEL CALENDARIO 5 euro

Lo puoi trovare a Padova in Via Barbarigo17 presso la sede di Ya Basta – Caminantes, a Napoli e a Roma


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Costo 5,00 euro più 2,00 euro spedizione per un TOTALE 7,00 euro.
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La rivoluzione delle donne
Il genere è sempre stato centrale nella rivoluzione zapatista.
La centralità della questione della liberazione delle donne, fin dall’inizio dell’organizzazione dell’EZLN affonda le sue radici nello sfruttamento, la marginalizzazione, i matrimoni forzati, la violenza fisica e la discriminazione a cui le donne indigene erano costrette.

Per questo il SubComandante Marcos in più occasioni ha raccontato come la prima insurrezione non fu nel 1994 ma nel 1993 con l’adozione della Legge Rivoluzionaria delle Donne, la base per la strutturazione dell’uguaglianza e della giustizia di genere, garantendo i diritti delle donne, l’autonomia personale, l’emancipazione e la dignità nel territorio ribelle.

Oggi le donne partecipano a tutti i livelli di governo autonomo e hanno le loro cooperative e strutture economiche per garantirsi indipendenza economica.
Le donne costituivano, e ancora costituiscono una parte numerosa dei ranghi delle forze dell’EZLN e occupano posizioni di alto comando.

Nell’occupazione di San Cristobal de Las Casas, la città più grande occupata nella notte del 1° gennaio 1994, gli zapatisti erano comandati da donne tra cui la Comandanta Ramona che fu anche la prima zapatista inviata a rappresentare il movimento a Città del Messico.

Non è difficile confrontare il massiccio coinvolgimento delle donne indigene negli incarichi zapatisti in Chiapas con la partecipazione delle donne nella difesa di Kobane e nelle YPJ (le Unità di Difesa delle Donne), descritte in modo puramente sensazionalistico dai media occidentali negli ultimi tempi.

Il loro coraggio e determinazione nella guerra contro lo Stato Islamico è il prodotto di una lunga tradizione di partecipazione delle donne nella lotta armata per la liberazione sociale nel Kurdistan.

Le donne hanno giocato un ruolo centrale nel PKK e questo è indubbiamente connesso con l’importanza del genere nella lotta kurda.

La rivoluzione nel Rojava pone al centro la liberazione delle donne come indispensabile per una vera liberazione della società. Il piano teorico che smantella il patriarcato nel cuore della lotta viene chiamato “gineologia” un concetto sviluppato da Abdullah Öcalan.

L’applicazione di questo concetto ha avuto come risultato un aumento di potere da parte delle donne mai visto in altri luoghi, non solo nel Medio Oriente ma anche nel contesto del femminismo liberale occidentale.

Le assemblee, strutture cooperative e le milizie di donne sono il cuore della rivoluzione, che si considera incompleta se non distrugge la struttura patriarcale della società, che è uno dei fondamenti del capitalismo.
Janet Biehl, una scrittrice artista indipendente, ha scritto, dopo una sua visita nel Rojava, che le donne nella rivoluzione kurda hanno il ruolo ideologico che ebbe il proletariato nel secolo passato.

Materiali originali disponibili presso:

Caminantes – Centro Studi e Documentazione sul Messico e l’America Latina

Napoli – Largo Banchi Nuovi NAPOLI Mail: csdm-caminantes@yabasta.it


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