Rassegna Oblò #2 – Sfidare la paura

Dopo il 13 novembre a Parigi al Bataclan, bisognerebbe avere il coraggio e l’onestà intellettuale di ammettere che “le parole mancano”.

Mancano infatti le parole per nominare l’orrore, quelle per spiegare fino in fondo le cause di ciò che è successo, quelle per indicare le vie d’uscita.

Ma, soprattutto, mancano le parole che sarebbero necessarie per affermare – qui e ora – una possibile alternativa. Per spezzare il nesso tra ordine e disordine globale.

Ciò che è certo, è che entrambi prosperano sulla produzione della paura. O meglio, sulla permanente riattivazione della paura come “sentimento politico originario”, da sempre uno degli strumenti preferiti nell’esercizio del potere.

oggi più che mai le “politiche della paura” plasmano a propria immagine e somiglianza assetti e rapporti di forza sociali. Dall’uso esplicito del terrore al quotidiano timore della miseria, intervengono proprio a instillare la convinzione che non vi possa essere alcuna alternativa all’esistente.

Al contrario, produrre efficaci antidoti alla paura servirebbe a costruire le pre-condizioni per compiere autentiche scelte di libertà, per cercare di conquistare attivamente la “sostanza di cose sperate”, ridando così senso compiuto all’agire collettivo nel tempo in cui proprio questo senso pare smarrito.

Gianfranco Bettin (sociologo e scrittore) e Umberto Curi (filosofo) ne discutono con Beppe Caccia il 30 novembre 2015 nella serata della Rassegna Oblo #2 alla Multisala Astra a Padova.

Nella serata sarà presentato:

“La traiettoria delle lucciole. Antologia del nuovo giornalismo a fumetti italiano” nuovo libro pubblicato da BeccoGiallo in collaborazione con il Treviso Comic Book Festival, in occasione dei primi 10 anni di attività della casa editrice.

In sala gli autori Claudio Calia e Alberto Talami dedicheranno con i loro disegni le copie del libro
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PROGRAMMA COMPLETO SERATA


Terzo approdo:

30 novembre 2015 ore 21.00 presso Multisala Astra Via T. Aspetti Padova

Sfidare la paura
Da sempre la paura, come “sentimento politico originario” è uno degli strumenti preferiti nell’esercizio del potere.

Oggi più che mai, nell’epoca della crisi permanente, le “politiche della paura” plasmano a propria immagine e somiglianza assetti e rapporti di forza sociali. Dall’uso esplicito del terrore al quotidiano timore della miseria, servono a instillare la convinzione che non vi possa essere alcuna alternativa all’esistente. Al contrario, produrre efficaci antidoti collettivi alla paura serve a costruire le pre-condizioni per compiere autentiche scelte di libertà, per conquistare attivamente la “sostanza di cose sperate”.

Gianfranco Bettin (sociologo e scrittore) e Umberto Curi (filosofo) ne discutono con Beppe Caccia.

Serata accompagnata dai disegni degli autori presenti nella Antologia di giornalismo a fumetti “La traiettoria delle lucciole” (Edizioni BeccoGiallo, 2015)

PROIEZIONE DI:

A Tropical Sunday – di Fabian Ribezzo | Mozambico | 2014 | 15’

E’ domenica pomeriggio e la Fiera Popolare di Maputo si anima. Davanti alla giostra degli aerei una lunga fila di bambini freme nell’attesa di volare. Tra loro Giro, Babu, Nuno e Lisa, che hanno trascorso la settimana mendicando e rovistando nella spazzatura in cerca di cibo, cercano di conquistare almeno un giro sulla giostra per sentirsi di nuovo bambini.

Fabian Ribezzo (Argenitina 1968) è regista, animatore e sceneggiatore. Lavora in Argentina e in Italia dal 1990 al 2005 realizzando numerosi cortometraggi. Dal 2005 vive in Mozambico, dove fonda l’Azabache Films e produce film educativi, animazioni per bambini e documentari proiettati nei villaggi mozambicani.

130 km to Heaven – di Khaled Khella | Egitto | 2015 | 13’
Due uomini egiziani, giovani e ambiziosi, lasciano la loro città per la prima volta, attirati da una proposta di lavoro sulle rive del mar Rosso e sono subito colpiti da quella che apparentemente sembra essere una bella vita. Le condizioni lavorative si rivelano però, ben più faticose di quello che si aspettavano, ma questo non servirà a fargli perdere le speranze.
I due amici abbandonano tutto intraprendendo un viaggio avventuroso per trasformare la vita che li circonda.

Auntie Maam has never had a Passport – di Sorayos Prapapan | Tailandia | 2014 | 14’

La protagonista è una massaggiatrice e attrice freelance di film indipendenti tailandesi. Uno dei film che ha interpretato è selezionato per partecipare a un festival in Europa. Il regista le chiede di prendere parte al viaggio verso il festival, ma l’attrice non ha mai avuto un passaporto. Si confronta allora con il nipote Kaen su come ottenerne uno. Il film-commedia fa riflettere su temi sociali, sullo sfondo del movimento politico contro il governo tailandese.

La serata è ad ingresso libero

I docufilm sono tra i proposti nel Terra di Tutti Art Festival
Cinema sociale e arti performative dal sud del mondo
9ª edizione speciale per l’anno europeo dello sviluppo 2015

Per info e contatti: rassegnaoblo@gmail.com


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