Tunisia: non fermate la primavera

Siamo ancora sconvolti dal colpo al cuore inflitto alla Tunisia, dove da anni siamo presenti e attivi in supporto alla società civile nel processo di democratizzazione, ma teniamo ad unirci subito e senza indugio alla condanna del vile attacco terroristico avvenuto ieri al Museo del Bardo. Esprimiamo solidarietà alle vittime e ai loro cari ma anche alla coraggiosa società civile tunisina che ha da subito dimostrato di non farsi intimidire e non piegare le ginocchia di fronte alla paura e al terrore.
Il dramma e il dolore non possono né devono lasciare spazio a semplificazioni banali e disinformazione generalizzata.

Vogliamo sottolineare innanzitutto come, per le modalità e gli obiettivi, si tratti di un evento del tutto eccezionale in un paese, come la Tunisia, dove è in atto un processo di transizione democratica che porta avanti, pur fra mille difficoltà e contraddizioni, le istanze della Rivoluzione. Il cammino verso la democrazia è un processo che richiede tempo e sforzo e tutto questo non può essere fermato e bloccato, da un evento come questo, seppur tragico e terribile.

Vogliamo anche sottolineare come la società civile abbia subito risposto in massa con una grande manifestazione nel centro di Tunisi, a cui hanno partecipato anche componenti dell’islam moderato, condannando l’estremismo religioso ed il terrorismo.

Il comitato organizzatore del Forum Sociale Mondiale 2015 ha emesso un comunicato (disponibile sul nostro sito e pagina Facebook) che non solo conferma l’appuntamento a Tunisi dal 24 al 28 marzo prossimo, ma invita le organizzazioni tunisine e internazionali a partecipare con ancora maggior determinazione al Forum proprio in risposta a quanto è successo: “Più che mai, un’ampia partecipazione al Forum Sociale Mondiale FSM2015 è la risposta più appropriata di tutte le forze di pace e democrazia che fanno parte e sostengono il movimento altermondialista per un mondo migliore, di giustizia, libertà e coesistenza pacifica”.

Così come condanniamo gli atti e gli autori del vile attacco di ieri, riteniamo altrettanto inaccettabili la disinformazione e le semplificazioni attuate da molti mass media, che associano l’attentato ad un ipotetico rischio di invasione da parte di presunti terroristi infiltrati tra i migranti. Vogliamo ribadire invece quello che non viene detto, che la Tunisia, è stata attaccata come luogo di un percorso reale di democratizzazione e con lo scopo è quello di generare odio, terrore e fermare il processo democratico in corso. Vogliamo manifestare con forza la nostra solidarietà e assicurare al popolo tunisino che continueremo a lavorare insieme e sul territorio, che tanto ci ha saputo insegnare in termini di riconquista dei diritti, di costruzione di spazi democratici, di giustizia sociale e di libertà. E per questo saremo presenti in gran numero al Social Forum Mondiale di Tunisi.

NON FERMATE LA PRIMAVERA.

GVC, CEFA, COSPE, YA BASTA CAMINANTES


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