Cinque intense giornate di residenza musicale tra le mura della Comunità di Der al Maryam Adhra a Sulaymanhya nel Kurdistan Iracheno sono state la nuova tappa del cammino aperto da Walking Arts – Art, Culture & Heritage per far crescere il protagonismo giovanile attraverso i linguaggi artistici In Iraq.
Più di una trentina di giovani musicisti e musiciste da varie parti dell’Iraq si sono ritrovati tra gli accoglienti spazi messi a disposizione dalla Comunità, che rappresenta, in collegamento con il Monastero in Siria, fondato da Padre Dall’Oglio, un vivace e importante punto di scambio culturale ed intereligioso in Iraq.
Scopo dei cinque giorni della Residenza artistica: realizzare il nuovo CD dell’Ensemble Mshakht e un docufilm dedicato a Walking Arts, Art, Culture & Heritage NGO e contemporaneamente imparare ad utilizzare al meglio le tecniche audio e video, grazie alla presenza di esperti internazionali quali Francesco Fabiano, tecnico del suono e Valeria Fabris, regista.
In gergo quello che è stato fatto si chiama learnig by doing, imparare facendo.
I cinque giorni sono stati anche molto di piu: non solo suonare insieme, comporre, registrare, riprendere con le telecamere ma farlo in maniera collettiva, conviviale, in un costante rapporto tra l’Iraq e le realtà artistiche di Padova.
Certo per realizzare prodotti artistici validi bisogna saper maneggiare le tecniche, in questo caso audio e video, ma per creare attraverso i linguaggi artistci ci vuole anche la condivisione. L’agire da jam session dove la particolarità del singolo si valorizza nel rapporto con l’altro, dove l’essere diversi è una ricchezza, dove la differenza non crea barriere ma stimola alla conoscenza.
La residenza è stata preparata in questi mesi dalla costante relazione tra i diversi gruppi locali che innervano Walking Arts e tra Iraq e Padova.
Con Francesco Fabiano i giovani iracheni non hanno mai smesso di incontrarsi on line a partire dal primo workshop sulle tecniche del suono fatto lo scorso novembre. Da questo scambio ed acquisizioni di conoscenze è nato lo studio di registrazione che opera nella Galleria d’arte moderna di Duhok e l’allestimento della parte audio del Coworking artistico aperto sempre nella cittadina del Kurdistan Iracheno. Con la Residenza si è fatto un passo in più, con la presenza fisica di Francesco in Iraq e i collegamenti on line con gli studi attrezzati di Padova, i giovani iracheni hanno potuto apprendere tecniche all’avanguardia per quanto riguarda la registrazione dei pezzi musicali, che comporrano il loro nuovo CD, a cui collaboreranno anche i musicisti padovani del Quartetto New Landscape.
Lo stesso percorso di relazione che si è costruito con la regista Valeria Fabris. Dopo la prima missione in Iraq a febbraio scorso Valeria Fabris ha continuato a lavorare in maniera condivisa con i giovani videomaker di Babylon Production e i propri collaboratori in Italia, per realizzare le riprese del docufilm dedicato a Walking Arts che sono continuate proprio durante la residenza.
Scambio, messa a disposizione di conoscenze, crescita comune sono questi gli aspetti che stanno caratterizzando qualcosa che va più in là della semplice formazione, del semplice insegnamento delle tecniche audio e video.
Sono questi gli ingredienti che si utilizzeranno anche nella postproduzione del CD e del docufilm che saranno resi disponibili a livello internazionale confezionati in un Cofanetto multimediale.
La condivisione e il percorso comune stanno contrassegnando l’intera esperienza di Walking Art e fanno del NGO, nata dalla scommessa di valorizzare i linguaggi artistici come strumento di coesione sociale, una sorta di comunità artistica in cammino.
Una comunità fatta da tanti ragazzi e ragazze irachene insieme ad artisti di una città lontana Padova, ma vicina per il legame che si è creato, a partire dall’impegno del Maestro Luca Chiavinato.
Una comunità artistica che ha una casa nel Coworking a Duhok, che vive nei molti poli di Walking nelle varie località, dal Kurdistan iracheno alla Piana di Ninive, da Baghdad a Bassora.
Una comunità artistica in cui trovano spazio e libertà i singoli provenienti da diverse realtà etniche del mosaico iracheno, in cui si trovano a proprio agio giovani donne, che nel contesto iracheno faticano non poco a poter decidere del proprio destino.
Una comunità artistica che non si chiude nei confini dei governatorati o delle enclave bloccate dalle milizie, ma che attraversa confini arrivando fino alle piazze padovane e non solo.
Apprendere tecniche nuove ed usarle insieme per comunicare con l’arte libertà e diritti.
Il partecipato concerto dal vivo presso la Der al Maryam Adhra Comunità, che ha concluso la Residenza artistica, tra suoni, canti e balli ha dimostrato, ancora una volta, quanta sia la voglia di stare assieme in questo lontano pezzo di mondo, oltre ogni differenza e diversità.
Tanta la strada fatta dall’inizio di Walking Arts e tante le idee in cantiere. Un percorso che si sta facendo conoscere in tutto l’Iraq, diventando sia un punto di riferimento che uno stimolo per altri giovani, come dimostra il servizio televisivo curato da Waar Media e le innumerevoli iniziative a cui i giovani artisti ed artiste sono invitati a partecipare.
Il percorso di formazione in tecniche audio, realizzato durante la residenza artistica all’interno dei progetti Here Now Together con il contributo della FAI International e Arte in azione con il contributo di CCFD, è stato seguito dal Corso in musicoterapia realizzato con il progetto Artistic Works con il contributo dell’Otto per mille della Chiesa Valdese.
Progetti diversi ma animati da un filo comune quello di permettere a Walking Arts NGO di rafforzarsi per costruire la possibilità per giovani artisti ed artiste irachene di creare attraverso l’arte un’altro Iraq, di diritti e libertà per tutte e tutti.
Progetto Here, now, together con il contributo della Fondation Assistance Internationale – FAI
Curato da Walking Arts NGO – Art, Culture & Heritage e Associazione Ya Basta Caminantes ODV