Donne attive – Festival della Foresta in Tunisia

Il 10 e 11 agosto si è svolto a Ain Draham nel Governatorato di Jendouba il Festival della Foresta. Due giornate di attività all’interno del progetto Donne Attive, con il sostegno dei fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese. L’iniziativa si è svolta in collaborazione con il Progetto MaTerre coordinato dal Cefa e finanziato dall’Unione Europea.
Il Progetto partito lo scorso anno ha già visto numerose attività di formazione con le donne della regione: sull’uso dei social nella promozione del territorio, sulla raccolta partecipata di informazioni in collaborazione in collaborazione con Cefa e su packaging e marketing ecosostenibile per i prodotti locali in collaborazione con Cefa e Cospe.
Ecco la storia ed il racconto della loro esperienza di alcune partecipanti.

Per due giorni si è svolto un fitto confronto tra le donne che partecipano al Progetto Donne Attive, le realtà delle star-up in fase d’avvio con il progetto MaTerrE, rappresentanti delle istituzioni locali ed esperti internazionali sui temi dello sviluppo di attività connesse alla promozione e valorizzazione del territorio.

Sono molteplici le possibilità che possono crescere: dalla produzione artigianale basata su elementi locali dal legno, ai tessuti, alla ceramica, alla produzione alimentare dalle piante locali al miele, alla lavorazione dei formaggi.

Senza dimenticare i luoghi ancora nascosti di questa zona che possono essere occasione di percorsi turistici di qualità ed attenti all’ambiente.
Si può spaziare dal treking nella foresta a percorsi in bike dalla collina al mare fino ad arrivare a piccole spiaggette particolari. Il tutto accompagnato da percorsi di riscoperta dei cibi e dei sapori locali.

Particolarmente partecipato l’incontro della Giornata della Foresta, che ha visto come realtori autorità e rappresentanti locali oltre ad esperienze internazionali di gestione orizzontale e partecipata delle risorse del territorio. Al centro del dibattito la Riforma del Codice della Foresta. La ricchezza rappresentata dal patrimonio forestale ha bisogno di essere non solo preservata (gurande preoccupazione è stata espressa per gli incendi che hanno colpito la zona) ma valorizzata attraverso un interazione tra settori privati, in particolare associazioni di cittadini e realtà locali, e organi istituzionali, come la Guardia Forestale e gli Uffici preposti alla tutela della Foresta e dell’ambiente.

Ci sono tante possibilità per far uscire la zona dalla situazione di povertà e le donne possono essere protagoniste di percorsi che portano un beneficio all’intera collettività.
Offrire l’opportunità, la formazione e gli stimoli necessari è alla base di progetti come Donne Attive e MaTerre per dare la possibilità a donne e uomini di restare nella propria terra con diritti e dignità.


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