Messico – Gli zapatisti chiudono i Caracoles .. e le scienze?

La politica, l’economia e la religione dividono, lottizzano. Le scienze e le arti uniscono, gemellano, trasformano le frontiere in ridicoli punti cartografici.
Certamente, né le une né le altre sono esenti dalla feroce divisione in classi e devono scegliere: o contribuire al mantenimento e riproduzione della macchina, o contribuire a mostrare la sua necessaria soppressione

Da Carta dell’EZLN a Luis Villoro Febrero del 2016 – Sub Comandante Galeano

E’ dal 16 marzo 2020 che gli zapatisti hanno dichiarato la chiusura dei Caracoles in un comunicato in cui l’EZLN dice alle comunità indigene e tutti noi di adottare tutte le misure sanitarie necessarie, su basi scientifiche, per uscire vivi da questa pandemia, a fronte della “frivola irresponsabilità di chi ci governa”.

L’Ezln ha scelto di mettere al primo posto la salute, la vita come fa da lungo tempo costruendo la propria salute autonoma proprio in una delle zone, come tutte le aree indigene e povere del Messico, in cui i Governi che si sono succeduti ben poco hanno fatto per garantire anche i minimi diritti sanitari.

Il Sistema Sanitario Autonomo si è sviluppato a partire dal lavoro volontario dei Promotori di Salute con un’innovativa sinergia tra medicina tradizionale e uso consapevole della scienza medica moderna, attenta anche sull’allargamento della prevenzione. In vent’anni e passa questo ha permesso di costruire presidi locali, case di salute, cliniche autonome.

Ma gli zapatisti ci dicono che quello che stiamo affrontando non è solo un’emergenza sanitaria, per questo il discorso dell’EZLN si rifà anche alla vasta riflessione che, ancora nel 2016, hanno aperto sulle scienze e sull’arte.

E’ stato a partire dall’Incontro Il Pensiero Critico di fronte all’Idra Capitalista, che gli zapatisti hanno cominciato a parlare della “tormenta” che si avvicinava per tutta l’umanità e della necessità di una riflessione sulle arti e sulla scienza.

Da qui è scaturita la convocazione del Seminario “Le/Gli Zapatisi e le ConScienze per l’Umanità”, che si è svolto attraverso una discussione con esperti e scienziati da tutto il mondo.

Una riflessione su cosa abbiamo di fronte come complessità dell’espropriazione dei saperi da parte del potere e come il cambiamento radicale passi attraverso la scelta di condividere saperi e conoscenze senza recinti ideologici ma invece con la passione della costruzione dell’alternativa.

In un momento come questo l’intuizione sull’importanza di una discussione sulle scienze diventano non solo attuali ma da approfondire.

Tutti i materiali di questa edizione dell’incontro e della precedente sono a disposizione nel sito conciencias.org.mx


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