Diritti al futuro – Formazione di giovani promotori dei diritti umani stato di Morelos Messico

DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Premessa generale
Fin dalla sua costituzione l’Associazione Ya Basta ha realizzato con regolarità progetti di cooperazione in diverse zone del Messico. Durante i quindici anni di attività nel paese l’Associazione è entrata in contatto con diverse realtà sociali, il che ha permesso un’ampia conoscenza delle problematiche che vive il paese. Nei progetti realizzati ha sempre dato rilevanza alla tematica dei diritti umani, promuovendo attività finalizzate all’applicazione concreta delle norme che salvaguardano i diritti della persona e della collettività, come base di una reale democratizzazione sociale.
L’Associazione ha consolidato relazioni con diverse esperienze indigene. In particolare ha collaborato con le Giunte del Buon Governo nelle comunità zapatiste dello stato del Chiapas, sostenendone l’autonomia in materia di educazione, salute e produzione; con la Coordinadora Regional de Autoridades Comunitarias dello stato del Guerrero, sostenendo i Progetti di Comunicazione; con le realtà di base della Coordinadora de Grupos Culturales Indígenas y Populares nello stato di Morelos, sostenendone le attività di diffusione culturale, dei diritti delle donne, dei giovani e dei bambini.

Contesto del paese
Il Messico è attraversato oggi da una grave crisi sociale. L’aumento della violenza, provocata dalla disputa per il controllo del narcotraffico e dall’incapacità delle istituzioni di fare fronte alla situazione, sta provocando violazioni gravissime dei diritti umani, individuali e collettivi. Ad essere bersaglio particolare della violenza sono i settori più vulnerabili e marginalizzati: le donne, gli indigeni, le comunità rurali, i migranti ed i giovani. Una drammatica realtà che si è imposta all’attenzione internazionale con la strage di 43 studenti avvenuta nella città di Iguala il 26 settembre 2014.
I giovani sono obiettivo particolare della violenza; secondo la Rete per i Diritti dell’Infanzia in Messico, i bambini e gli adolescenti “sono una fonte di entrate miliardarie per il crimine organizzato, che li vede come un gruppo totalmente vulnerabile per il reclutamento forzato nelle reti della delinquenza, il lavoro in schiavitù e la tratta con fini di sfruttamento sessuale, come parte di un fenomeno poco studiato in cui le autorità non aiutano le vittime, ma le criminalizzano” (quotidiano La Jornada, 9/11/2014). Si stima che circa 30.000 giovani ed adolescenti siano intrappolati nelle reti della delinquenza, mentre nella metà dei casi di femminicidio le vittime sono adolescenti tra i 13 ed i 15 anni d’età. La Commissione dei Diritti Umani di Città del Messico (Rivista Defensor, num.8, agosto 2011) sottolinea il comportamento delle autorità, che si rendono corresponsabili di altrettanto gravi violazioni ai diritti umani dei giovani, attraverso la loro criminalizzazione aprioristica come possibili o futuri delinquenti: “in un gran numero di omicidi di giovani nel contesto della guerra contro il narcotraffico, autorità locali, statali e soprattutto federali si sono affrettate a screditare le vittime, segnalando che si tratta di giovani che partecipano a bande di delinquenti”. Numerosi sono i casi in cui i giovani sono stigmatizzati dalle istituzioni semplicemente per le loro attitudini comportamentali e di costume, tratto tipico dell’età adolescenziale.
La popolazione giovanile, che rappresenta il 26% della popolazione totale nazionale, è un settore di fondamentale importanza per l’intervento mirato all’educazione sui diritti umani e la loro salvaguardia, poiché, come afferma il Fondo di Popolazione delle Nazioni Unite (UNFPA), durante l’adolescenza e la gioventù si verificano una serie di decisioni ed eventi che determinano le condizioni di vita e segnano in modo profondo i percorsi futuri e le possibilità di benessere e integrazione sociale delle persone.

Contesto specifico dell’area
Lo stato del Morelos, nel Messico centrale, confina con il Distretto di Città del Messico e gli stati di Puebla, Guerrero e lo Stato del Messico. La sua popolazione nel 2010 era di 1.777.227 persone, corrispondente all’ 1.6% della popolazione nazionale (Censimento 2010 dell’Istituto Nazionale di Geografia e Statistica, INEGI). L’economia vede al primo posto il turismo, seguito dalle attività agrarie. Ma negli ultimi anni l’abbondanza di risorse naturali ha portato all’avvio di numerosi progetti di sfruttamento come gasodotti, centrali di produzione di energia elettrica, miniere a cielo aperto, con conseguenze negative sull’ambiente e sulle attività tradizionali quali l’agricoltura. La popolazione, che non è stata consultata prima della realizzazione di tali progetti, sta portando avanti campagne per la difesa dei propri diritti alla salute ed al territorio.
La ricchezza generale è distribuita in modo diseguale: il 45.5% della popolazione vive in situazione di povertà.
La popolazione indigena del Morelos rappresenta il 3% circa del totale. In questo settore si concentrano le carenze più gravi in materia sanitaria, abitativa, educativa e lavorativa. Il popolo indigeno più numeroso sono i Nahua, seguiti dai Na saavi e i Me’phaa, due gruppi composti da migranti agricoli provenienti dal vicino stato del Guerrero.
I giovani tra i 15 ed i 29 anni rappresentano il 26% della popolazione statale.
Sul fronte educativo ci sono forti carenze (il 19.2% della popolazione soffre di mancato accesso all’educazione secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Sociale, SEDESOL, Rapporto 2014) e si osserva una cifra importante di popolazione analfabeta tra i giovani ed una elevata diserzione scolastica (INEGI, Statistiche sulla Gioventù, agosto 2014).
Secondo l’Atlante della sicurezza e della violenza in Morelos (pubblicato nel 2014 dall’Università Autonoma dello stato del Morelos, UAEM), questo stato è, in numeri relativi rapportati al numero di abitanti, quello con il maggior numero di sequestri, esecuzioni, estorsioni e furti del paese. Quasi la metà dei municipi del Morelos si trovano compresi nella “frangia della violenza”, territorio che condivide con lo stato del Guerrero, una zona di transito e smistamento per il narcotraffico e le attività illecite. Dati confermati dallo studio “La violenza nei municipi del Messico”, pubblicato nel 2012 dal Consiglio Cittadino per la Sicurezza Pubblica e la Giustizia Penale, dove si evidenzia che due municipi del Morelos vantano un triste primato a livello nazionale: Yautepec ha il tasso più elevato di violenza sessuale (48.47 su 100.000 abitanti) mentre Cuautla ha il più elevato tasso di estorsioni (50.23 su 100.000 abitanti, dieci volte maggiore rispetto alla media nazionale).

Nello stato del Morelos è da anni attiva la Coordinadora de Grupos Culturales Indígenas y Populares, CGCIP con cui è in contatto l’Associazione Ya Basta Padova. Nel contesto attuale, la CGCIP ha deciso di incentivare le attività rivolte alla partecipazione diretta dei giovani in materia di diritti umani e nel confronto con l’Associazione Ya Basta è stato elaborato il progetto di formazione di promotori di diritti umani.

OBIETTIVO DEL PROGETTO

Obiettivo generale
Promozione dei diritti umani e collettivi come base di una cittadinanza responsabile ed attiva, a partire dalle giovani generazioni delle realtà indigene e rurali, per contribuire ad un rafforzamento della coesione sociale, elemento fondamentale per un sviluppo più equo e giusto nello stato di Morelos – Messico.

Obiettivi specifici

A) Accrescere la conoscenza delle norme, degli strumenti d’applicazione e di difesa dei diritti umani e collettivi formando giovani promotori comunitari.
B) Rafforzare il ruolo dei giovani come attori centrali della promozione e la difesa dei diritti umani, a partire dal loro protagonismo diretto.
C) Diffondere l’informazione rivolta ai soggetti maggiormente marginalizzati, in particolare le comunità rurali ed indigene, riferita alle possibilità offerte dalla corretta applicazione dei diritti umani individuali e collettivi.

ATTIVITA’ E RISULTATI ATTESI

Attività 1. Corso di formazione per giovani promotori dei diritti umani

Il corso si articolerà in tre sessioni della durata di tre giorni ognuna.
Si svolgerà in uno spazio attrezzato della città di Cuernavaca.
I partecipanti saranno 20 giovani, 10 ragazze e 10 ragazzi individuati attraverso la consultazione effettuata dall’organizzazione Coordinadora de Grupos Culturales Indígenas y Populares presso le comunità indigene e rurali di Xoxocotla, Tetela del Volcán, Tepoztlán, Temimilcingo, Cuautla, Tlaquiltenago, Jojutla, Tetelpa.
Ogni sessione sarà composta da attività di formazione partecipata e da laboratori collettivi basati sulle problematiche e la realtà locale.
Tutte le sessione del Corso vedranno la partecipazione stabile di un Educatore Popolare in Diritti Umani, affiancato in ogni sessione da esperti del tema trattato.

Temi trattati
Prima sessione: Diritti umani. Introduzione al concetto ed evoluzione storica dei diritti umani come conquista sociale.
Seconda sessione: Diritti collettivi e diritti dei popoli indigeni.
Terza sessione: Diritti comunitari per la difesa della terra e del territorio.

Svolgimento delle sessioni

Ogni sessione tratterà il tema indicato approfondendo la legislazione, le istituzioni ed i meccanismi per la protezione a livello locale, nazionale ed internazionale. Particolare importanza verrà data all’organizzazione comunitaria per la difesa dei diritti.
In ogni sessione si realizzeranno attività di laboratori collettivi e partecipati di applicazione concreta delle tematiche approfondite.
Durante il Corso verranno elaborati collettivamente gli strumenti adatti alla difesa dei diritti umani, dalla corretta documentazione e stesura delle denunce alla formulazione di strumenti comunicativi e campagne di informazione. Un focus particolare al centro del lavoro di gruppo sarà anche il tema della protezione di chi denuncia la violazione dei diritti e dei difensori comunitari.
Alla conclusione di ogni sessione verranno individuati i materiali informativi da produrre in riferimento ai temi trattati.

Metodologia utilizzata

Il corso si baserà sull’educazione popolare partecipata che affonda le sue radici nella costruzione collettiva di saperi a partire dalla propria esperienza concreta volta al cambiamento sociale. “Insegnare non è trasferire la conoscenza è creare le possibilità per la sua produzione o la sua costruzione. Chi insegna impara insegnando e chi impara insegna apprendendo” (Paulo Freire).

Risultati attesi

Il Corso di formazione permetterà la conoscenza delle norme, degli strumenti d’applicazione e di difesa dei diritti umani individuali e collettivi. Attraverso le metodologie partecipative, applicate nell’intero svolgimento del corso, i giovani partecipanti vedranno accrescere la capacità di diventare attori diretti della promozione dei diritti umani e della loro applicazione.

Attività 2. Momenti di informazione comunitari

Verranno organizzati dai giovani partecipanti al Corso di formazione otto incontri pilota di informazione sui diritti umani e la loro applicazione.
Gli incontri si svolgeranno nelle zone di Xoxocotla, Tetela del Volcán, Tepoztlán, Temimilcingo, Cuautla, Tlaquiltenago, Jojutla, Tetelpa.
Si realizzeranno in spazi comunitari e nella pubblicizzazione sarà data particolare attenzione al coinvolgimento di donne e giovani.
Negli incontri saranno distribuiti i materiali informativi prodotti durante il Corso di formazione.

Metodologia applicata
Gli incontri si baseranno sul coinvolgimento diretto dei partecipanti trattando in particolare casi individuali e collettivi di violazione dei diritti umani presenti nella località. Si applicheranno tutti gli strumenti appresi durante il Corso di formazione, riguardanti la corretta documentazione e stesura delle denunce, prestando particolare attenzione alla protezione di chi esegue la denuncia.

Risultati attesi

Gli incontri comunitari permetteranno di diffondere l’informazione sui diritti umani ai soggetti maggiormente marginalizzati, in particolare i giovani nelle comunità rurali ed indigene, coinvolgendoli direttamente nella verifica delle possibilità offerte dalla corretta applicazione dei diritti umani e collettivi.

Attività 3. Incontro conclusivo

Alla conclusione degli otto incontri pilota si realizzerà una riunione a Cuernavaca di due giorni a cui parteciperanno i giovani promotori dei diritti umani e le organizzazioni patner, in cui verrà valutato il lavoro svolto, i suoi limiti e positività e condiviso il piano per le attività seguenti.

Metodologia applicata
L’incontro verrà realizzato attraverso la condivisione delle esperienze in maniera totalmente orizzontale e partecipata con lo scopo di individuare le linee giuda per il proseguimento delle attività.

Risultati attesi

La valutazione collettiva rafforzerá il ruolo attivo dei giovani nell’assunzione di responsabilità rispetto alla costruzione di un percorso stabile di promozione dei diritti umani e collettivi.

Riproducibilità del Progetto
La metodologia usata nello svolgimento delle attività porterà ad una crescita della capacità autonoma dei giovani nella promozione dei diritti umani. Il lavoro di gruppo rafforzerà lo spirito collettivo che, accompagnandosi con il lavoro strutturato dei partner locali, permetterà la formulazione di un piano di lavoro per la stabilizzazione di una rete in grado di formare nuovi promotori dei diritti umani a livello locale.

DURATA DEL PROGETTO:

12 mesi a partire da ottobre 2015

PARTNER

Coordinadora de Grupos Culturales Indigenas y Populares (CGCIP)
Formata da gruppi comunitari, realizza attività di promozione e diffusione della cultura, dei diritti delle donne, dei giovani e dei bambini, dell’economia economia solidale, della medicina tradizionale, partendo dalla valorizzazione dell’identità indigena e comunitaria.

Associazione Ya Basta – Bologna

Impegnata in progetti di cooperazione internazionale opera con continuità sia in America Latina, in particolare in Brasile e Messico oltre che nell’area euromediterranea. A livello locale è impegnata in progetti di solidarietà ed integrazione sociale.

Coordinato da Associazione Ya Basta – Padova
Per info: padova@yabasta.it
Progetto sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese

Progetto iniziato ottobre 2015 e concluso ottobre 2016


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