Sbarcano in Italia i fumetti iracheni

Direttamente dall’Iraq arrivano in Veneto a Padova per il Festival Be Comics – Festival Internazionale del fumetto, del gioco e della cultura pop, Shirwan Can curatore artistico e Rooz Muhammed, giovane artista curda, provenienti dalla esperienza della Tobacco Factory a Sulaymaniyah
La loro visita sarà l’occasione per conoscere le realtà artistiche-culturali che si stanno sviluppando in Iraq, per costruire un futuro diverso in un paese che troppi vorrebbero strangolare con guerre e conflitti.

Grazie all’Associazione Oblò i due ospiti iracheni saranno a Be Comics il 23 e 24 marzo dove verrà allestita “C’è fumetto in Iraq?”, prima esposizione di fumetti dall’Iraq in Italia e presentato il numero speciale della Rivista Oblò, un albo interamente dedicato a giovani fumettisti iracheni.
La Mostra resterà aperta al Centro San Gaetano fino al 7 aprile. Domenica 24 marzo alle 16.00 presso la Fiera si svolgerà un incontro con i fumettisti iracheni.

In collaborazione con il Comitato Locale di Un ponte per ... e Associazione Ya Basta Caminantes ci sarà l’occasione di incontrare gli ospiti iracheni in diverse tappe.

La visita di Shirwan e Rooz continuerà la sera del 24 marzo a Ca’ sana alle ore 20.45 per un incontro dedicato alle realtà culturali ed artistiche dell’area e a raccontare la partecipazione alla Conferenza Internazionale ICCSI a Baghdad.
La serata sarà accompagnata dalle musiche di New Landscape. Il trio composto da Luca Chiavinato, Francesco Ganassin e Silvia Rinaldi ha collaborato al Cd Walking Sounds dell’Ensemble MSHAKHT, formata da giovani musicisti iracheni. Un’esperienza da cui sta nascendo l’ONG Walking Arts, coordinata da Luca Chiavinato insieme a ragazze e ragazzi delle molte comunità religiose ed etniche che vivono in Iraq, che intende sviluppare diversi linguaggi artistici per inventare nuove forme di coesione sociale e creare connessioni globali.

Shirwan e Rooz la sera di lunedì 25 marzo saranno al Centro Giovanile in Via Bonisiolo 1 a Mogliano Veneto con Officina 31021, all’interno della Rassegna Walking.
Nella serata oltre al racconto multimediale della partecipazione alla Conferenza Internazionale dell’Iraq Civil Society Solidarity Initiative a Baghdad si parlerà del progetto partito proprio dai giovani di Mogliano Veneto per sostenere ed allargare con la consegna di 5000 volumi la biblioteca della comunità di Deir Mar Musa a Sulaymaniyah.

Cos’è la Tobacco Factory?

Nel centro della città una vecchia fabbrica di tabacco doveva trasformarsi in un centro commerciale e in un parcheggio, ma grazie all’impegno di artisti, professori, intellettuali di varie generazioni si è riusciti a progettare insieme alle autorità locali una idea completamente diversa.
L’intera area della Tobacco Factory sta diventando un’enorme e vitale centro culturale e artistico.

Una parte della struttura è gestita da giovani che hanno allestito spazi dedicati ad ogni tipo di arte, una palestra, una sala danza, un set cinematografico, una sala prove e un’area di ristoro.
Altre parti della vecchia fabbrica di tabacco si stanno trasformando in spazi per atelier, laboratori ed esposizioni artistiche. Proprio in questi spazi Claudio Calia, fumettista padovano insieme a Karge Comics Studio ha realizzato un laboratorio con fumettisti provenienti da tutto l’Iraq.

Un’Oblò sull’Iraq

Nel numero due della nostra rivista, Oblò, abbiamo presentato per la prima volta in Italia un fumetto iracheno: Lo sceicco di Hussein Adil. Come ci siamo ripromessi in quella occasione, torniamo a pubblicare fumetti iracheni dando spazio a più autrici e autori, in occasione di Be Comics! Padova 2019, dove siamo riusciti a organizzare C’è fumetto in Iraq?, la prima esposizione di fumetti dall’Iraq in Italia, e a invitare due ospiti: Shirwan Can, l’animatore culturale dietro alla emergente scena del fumetto iracheno, e Rooz Muhammed, partecipante ai workshop di fumetto del Karge Comics Studio a cui Shirwan ha dato vita a Sulaimaniyah, la capitale culturale del Kurdistan iracheno.

È proprio Shirwan (Sulaimaniyah, 1975) ad aprire le danze di questo albo, con una evocativa copertina che ci trasporta immediatamente in questo pezzo di mondo, dove nuovo e antico convivono in un eterno presente.
La prima storia è di Ali Jasem (Al Hillah, 1997), un autore del collettivo Mesaha Comics di Baghdad, che con Proiettili a memoria ci porta a Baghdad nel 2005, dove perfino la guerra poteva diventare un gioco per un bambino.
Segue Hussein Adil (Nassirya, 1994), anche lui del collettivo Mesaha Comics, che con Yaeshigna ci porta ancora più indietro nel tempo, con la versione a fumetti di un canto popolare iracheno.
Rooz Muhammed (Sulaimaniyah, 1995) e Luna Muhammed Karim (Sulaimaniyah, 1996) partecipano ai workshop del Karge Comics Studio, e le due storie che presentiamo derivano direttamente da quelle attività, con Venerdì di Rooz e Foglie di Luna, che passano dalla quotidianità del risveglio all’input horror di quello che si rivela essere un sogno.
Chiude 7 giorni in un camion frigorifero di Zahra’ Ridha (Baghdad, 1994), anche lei del collettivo Mesaha Comics, dove torniamo a vedere la guerra con lo sguardo di una bambina.
Claudio Calia


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