Kobane dentro. Diario di guerra sulla difesa del Rojava

Nuova edizione del libro di Ivan Grozny Compasso

Condividere storie, testimonianze e documenti, è la base di ogni principio di formazione, cercare di saperne di più e utilizzare fonti dirette è una delle poche strade che ci sono rimaste per difendersi dalle manipolazioni.
Sempre se si ha la fortuna di nascere in un luogo dove non c’è la guerra”

Ivan Grozny tratto da Kobane dentro – Nuova edizione aggiornata

Quello che sta accadendo attorno alla Siria aggroviglia la vita di migliaia di uomini e donne, bambini e bambine, anziani ed anziane nelle maglie dei conflitti geopolitici che si giocano attorno a quel pezzo di terra drammaticamente devastato. Ogni potenza vecchia e nuova muove le proprie pedine nell’intricata scacchiera per far valere il proprio ruolo, creando alleanze d’interesse a geometria variabile.
Arabia e Paesi del Golfo ora si schierano apertamente per affermare la propria egemonia e mantenere nel gioco delle ipocrisie il rapporto con gli Stati Uniti ed Occidente di fronte al riaffermato ruolo dell’Iran, dopo gli accordi internazionali che hanno “riabilitato” il paese a livello internazionale.
Il sultano Erdogan scalpita per imporre il proprio peso giocando la carta del controllo dei migranti per ricattare Europa e non solo, usando ogni mezzo, interno (guerrra e terrorismo di stato) ed esterno (bombardamenti ed attacchi) per attaccare i curdi. La Russia torna protagonista per riguadagnare terreno a livello internazionale, dopo l’Ucraina. Gli Stati Uniti non possono certo disinteressarsi dell’area, anche se preferibbero interessarsi allo schiachiere pacifico/asiatico.
La tensione cresce e si rispolvera la parola guerra fredda, come se il passato potesse tornare ma nel tempo contemporaneo le dinamiche non possono essere interpretate con lenti vecchie.
Intanto forte dell’appoggio di Russia , Iran e rispettivi alleati il dittatore Assad riprende terreno. Oggi non si parla più di cambio di regime.

Tutto questo mentre la tossica retorica religiosa, ammanta di sacro gli schieramenti per il predominio nel mondo mussulmano e si riverberà a livello globale.

Bombardamenti e combattimenti sul campo sono di tutti contro tutti, anche se ufficialmente la coalizione combatte Isis che però sembra non essere al centro del mirino. Venti di guerra nuova, caotica, combattuta pensando ad altri scenari dalla Libia all’Iraq.
Migliaia di done ed uomini, la popolazione civile paga con vite distrutte, in uno scenario senza futuro. In migliaia scelgono, se si può usare questa parola, di cercare di andarsene, di salvarsi fermati da una nuova violenza, quella delle frontiere.

In questo quadro intricato, su cui si potrebbe scrivere fiumi di parole, Ivan Grozny sceglie di raccontare una parte, quella delle donne e gli uomini curdi, che sottoposti agli attacchi turchi e ai vorticosi intricati equilibri della Coalizione Internazionale tenacemente resistono, combattendo contro Isis e cercando, al tempo stesso, di affermare un’altra possibilità che chiamano confederalismo democratico. Ma Ivan non si è fermato solo a raccontare la Rojava. Andando in Iraq nei luoghi in cui lavora Un Ponte Per …con i rifugiati siriani e con le realtà locali, raccontando la Turchia dei curdi che Erdogan vorrebbe far sparire insieme ad ogni briciola di democrazia interna, ha voluto raccontare che “c’è vita”, “c’è umanità” anche in mezzo alle molte facce delle macerie di cui si sta riempiendo il puzzle di questa parte di mondo.

La nuova edizione di “Kobane dentro”, diario dalla città al confine tra Siria e Turchia assediata dall’Isis e oggi liberata, comprende il diario degli ultimi tre viaggi – dall’estate all’inverno 2015 – effettuati dall’autore.
Il nuovo capitolo “Kobane fuori – Cancellare la storia è il primo passo per annientare i popoli” ci porta in altri tre luoghi.
Nel Nord dell’Iraq, nella regione autonoma del Kurdistan iracheno, dove opera Un Ponte per .. . a luglio 2015.
Nella Rojava orientale in pieno territorio siriano dove oltre a combattere in prima linea contro Isis si sta costruendo un’esperienza di autogestione sociale nell’agosto 2015.
Nel Kurdistan turco a novembre 2015 nei giorni delle elezioni nazionali che decreteranno la vittoria di Erdogan, in quelle stesse città che oggi subiscono la guerra interna e l’assedio militare del governo del Sultano.
La nuova edizione del libro è inoltre arricchita da una sezione fotografica e si accompagna alla produzione del documentario Puzzlestan – I confini sono i limiti dei popoli, che è disponibile anche online.
Il volume contiene l’introduzione di Ylmaz Orkan, la prefazione di Luigi De Gennaro, il contributo di Micola Romanò e la Carta del contratto sociale del Rojava oltre ad una Appendice bibliografica.

Edizioni Agenzia X

Per organizzare presentazioni del volume e/o del documentario contatta Ivan Grozny


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