Gennaio 2012 – Periferie Attive in Tunisia

Dal 2012 per tre anni siamo partner di GVC, storica ONG bolognese, nel progetto Périphérie Active, che prevede la nascita e lo sviluppo di tre media center, CMCCentre Média Citoyen nel cuore della Tunisia, dove è iniziata la protesta.

Nel Sud del paese le condizioni di miseria e di sfruttamento continuano ad essere uguali: la disoccupazione è altissima, soprattutto tra i giovani che vivono una pesante condizione di precarietà e incertezza di cosa il futuro potrà riservargli. Chi lavora è sfruttato, in particolare le donne nei campi, reclutate attraverso un sistema di “caporalato”, pagate quattro euro al giorno e a contatto diretto con pesticidi nocivi per la loro salute. 

I tre media center rappresentano una possibilità di costruire luoghi di aggregazione e socialità, come motore per percorsi collettivi in grado di rappresentare un’alternativa alla disgregazione sociale.

E’ una scommessa complessa. Ma anche grazie all’incastro con il progetto Shaping The Mena Coalition for freedom of Expression, coordinato da UPP i tre CMC a Sidi BouzidRegueb e Menzel Bouzaiane diventano una realtà. Ognuno ha le sue specificità, che dimostrano le contraddizioni ma anche le potenzialità dell’intera Tunisia.

Per noi questo progetto è un osservatorio prezioso per capire quel che succede, oltre ad un incredibile base di relazioni con giovani donne, associazioni, che nascono come funghi nel post rivoluzione, insomma tutta la frammentata e multiedrica realtà del “paese dei gelsomini”. 

Périphérie Active

Scheda di presentazione a cura del GVC.

Il progetto interesserà l’insieme del territorio tunisino e in particolare le zone e le regioni svantaggiate, urbane e rurali del Governatorato di Sidi Bouzid: le Delegazioni di Sidi Bouzid, Regueb e Menzel Bouzaiane. La sfida principale, soprattutto per le regioni periferiche e svantaggiate del paese e per i settori più vulnerabili della popolazione, è quella di avere l’opportunità di partecipare, in maniera efficace e strutturata, al processo di riforma costituzionale che segue le elezioni democratiche del 23 ottobre 2011.

Data inizio progetto: 1/10/2012

Durata: 30 mesi

Paese/Regione: Tunisia – Governatorato di Sidi Bouzid – Delegazioni di Sidi Bouzid, Menzel Bouzaiane e Regueb

Settore: Diritti umani

Capofila: GVC – Gruppo di Volontariato Civile

Partner: Accun (TN), Ass. Ya Basta (IT)

Associati: Horizont (Menzel Bouzaiane), Union Des Diplômés Chômeurs (Regueb)

Beneficiari diretti:

- 4 Associazioni chiave e almeno altre 10 associazioni della neonata società civile organizzata al livello locale del Governatorato di Sidi Bouzid.

- Giovani e donne del Governatorato di Sidi Bouzid che usufruiranno dei corsi di formazione, delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) digitale e delle altre attività dei Media Center Comunitari.

Beneficiari indiretti:

Circa 250.000 persone (abitanti dei Distretti bersaglio del progetto) tra cui: 40.000 giovani (19-29 anni) e oltre 10.000 disoccupati (18-35 anni), di cui i 2/3 sono donne.

L’obiettivo generale del progetto è di contribuire al rafforzamento del ruolo della società civile tunisina nell’ambito della transizione democratica e della promozione dei diritti umani in particolare nella regione svantaggiata di Sidi Bouzid.

Gli obiettivi specifici sono:

1. Promuovere una cittadinanza attiva e tollerante, attraverso il supporto al diritto all’informazione e alla libertà d’espressione, e attraverso la messa in rete a livello locale e nazionale della società civile della regione svantaggiata di Sidi Bouzid.

2. Sostenere l’inclusione sociale, economica, culturale e politica dei gruppi vulnerabili, in particolare giovani e donne, attraverso la diffusione delle tecnologie di comunicazione e di informazione (TIC) e attraverso la promozione della loro partecipazione in seno alla società civile organizzata.

3. Promuovere l’inclusione delle donne e il loro ruolo attivo nella società civile.

Il progetto si sostanzia in tre gruppi di attività che intendono raggiungere risultati specifici:

Il primo risultato atteso (R1): La diffusione delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione indipendente, così come degli strumenti di partecipazione alla vita democratica nazionale, è accresciuta, migliorata e messa in rete attraverso l’esperienza pilota dei Media Center Comunitari.

Per raggiungere tale risultato il primo gruppo di attività (A1) prevede: in primo luogo di assicurare il corretto svolgimento dell’azione, il coordinamento e il monitoraggio (A1.1); creare, attraverso una mappatura partecipata delle attività culturali e della diffusione delle nuove tecnologie (A1.2) una rete, locale e nazionale, di organizzazioni della società civile in supporto alla cittadinanza attiva (A1.3); supportare i 3 Media Center Comunitari (A1.4).

Il secondo risultato atteso (R2): Le capacità dei e delle giovani tunisini-e (e delle associazioni di cui fanno parte) rispetto alla partecipazione alla costruzione di una cittadinanza attiva e inclusiva capace di contribuire al processo di transizione democratica in particolare nelle regioni svantaggiate, sono rafforzate e messe a valore.

In questa fase i tre Media Center Comunitari saranno animati e diventeranno il punto di riferimento per l’inclusione sociale, economica, culturale e politica delle persone appartenenti a gruppi vulnerabili: saranno luoghi di incontro, di formazione e di produzione culturale e informazione indipendente. Le attività principali sono: la formazione dei formatori locali (A2.1), la formazione e capacitazione delle organizzazioni della società civile (OSC) e dei gruppi informali locali (A2.2), la formazione sulle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) rivolta ai giovani e ai settori più deboli della popolazione e a rischio di esclusione sociale (A2.3) e la promozione dei diritti umani attraverso eventi pubblici e altre azioni di sensibilizzazione (A2.4).

Il terzo risultato atteso (R3): La partecipazione delle donne nella società civile e nella costruzione dell’azione culturale locale è accresciuta.

Le attività previste per il raggiungimento di tale risultato sono: formazione specificatamente riservata alle donne (A3.1) nell’ambito delle attività A2.1,A2.2,A2.3; Workshop internazionale Italia-Tunisia sulle pari opportunità di genere (A3.2;) Azioni di sensibilizzazione sui diritti delle donne (A3.3).

Fine progetto Gennaio 2015

Enti finanziatori: Unione Europea – Regione Emilia Romagna

RASSEGNA ARTICOLI


Pubblicato

in

da