Inaugurazione spazi di A Sud Veneto, Comitato Padovano Un Ponte Per … e Diritti in Azione

Vi aspettiamo giovedì 14 aprile dalle ore 19.00

Apertura dei nuovi locali in Via Barbarigo 17/21 a Padova.

Nei nuovi spazi con Associazione Ya Basta – Caminantes ci sarà la sede per il nord est dell’Associazione A Sud, il Comitato Padovano di Un Ponte per … e il progetto Diritti in Azione curato dai Giuristi Democratici.

Iniziamo una nuova avventura e siete tutti invitati all’apericena di inaugurazione, fra un piatto e l’altro ed un buon bicchiere di vino verranno presentate le prossime attività …
Non mancare e passa parola!

A Sud è un’associazione italiana indipendente nata nel 2003.

A Sud si occupa di cooperazione tra nord e sud del mondo; formazione ambientale ed interculturale nelle scuole, nelle università, nei territori e nelle aziende; ricerca sulle questioni legate ai conflitti ambientali, alla riconversione ecologica delle attività produttive e del settore energetico; promozione di campagne nazionali ed internazionali per la difesa dei beni comuni e per la giustizia ambientale e sociale; progettazione europea insieme alle reti di economisti ecologici ed i centri studio legati ai temi della sostenibilità; comunicazione e pubblicazioni su nuovi modelli di sviluppo, sui temi della democrazia partecipata e comunitaria e dell’economia ecologica.

A Sud promuove, sostiene e accompagna processi sociali tanto nei Sud del mondo quanto in Italia, partecipa attivamente a percorsi diretti alla difesa dei beni comuni e dei territori, alla riconversione produttiva ed energetica, alla giustizia ambientale e sociale verso la costruzione di una idea diversa delle relazioni sociali, economiche e politiche.

Nel 2007 ha aperto in Italia il primo Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali, CDCA – divenuto nel 2010 ente di ricerca indipendente ed autonomo – che si occupa di mappare e documentare i più emblematici casi di conflitto nati attorno al controllo delle risorse naturali e dei beni comuni. Attraverso l’equipe FORM.I.C.A., Formazione Interdisciplinare Culture Ambiente, A Sud porta avanti progetti di formazione e percorsi didattici sull’educazione ambientale, la riconversione e l’energia rivolti a amministratori, sindacati, lavoratori, docenti, formatori, studenti e operatori del settore con l’obiettivo di promuovere una comprensione profonda delle cause dell’attuale crisi ambientale a partire da una presa di coscienza della necessità di un cambiamento globale e dell’esistenza di concreti strumenti per la sua promozione. In tal senso, A Sud svolge da anni ruolo di ponte e di stimolo di sinergie tra attori diversi la cui convergenza è indispensabile alla promozione di processi reali di cambiamento: amministrazioni locali, forze produttive, forze sindacali, mondo accademico, organizzazioni sociali.

Assieme alla formazione A Sud promuove anche progetti di ricerca a livello europeo e internazionale nell’ambito dell’ecologia politica e dell’economia ecologica sui temi della sostenibilità, della criminalità e conflittualità ambientale e sulle questioni correlate, coinvolgendo ricercatori, scienziati, docenti, studenti universitari, neo laureati e attivisti con lo scopo di elaborare strumenti teorici e pratici utili a costruire mappature del contesto e proposte concrete sui temi specifici.

A Sud partecipa al dibattito teorico in corso in Italia e nel mondo attraverso l’organizzazione e la partecipazione a momenti di discussione, conferenze e seminari nonché curando la pubblicazione di manuali, materiali didattici, saggi e articoli pubblicati su quotidiani nazionali, periodici e riviste specializzate sui temi di preminente interesse dell’associazione.

A Sud lavora infine con movimenti, comunità e popoli indigeni di diversi paesi dell’America Latina, tra cui: Ecuador, Colombia, Bolivia, Argentina, Messico, oltre che in Nigeria e in India. Attraverso cooperazione politica, carovane di interposizione e attività di informazione, A Sud ne accompagna i percorsi stringendo relazioni improntate alla reciprocità. Oltre a ciò, promuove progetti di cooperazione internazionale fondati sui principi di autogestione, orizzontalità e democrazia partecipata. Attraverso tali progetti, finanziati dalla cooperazione decentrata, A Sud cerca di stimolare processi politici dal basso, creare reti di solidarietà e portare avanti azioni concrete tanto nel sud quanto nel nord del mondo.

Chi siamo?

Un ponte per… è un’associazione di volontariato per la solidarietà internazionale nata nel 1991 subito dopo la fine dei bombardamenti sull’Iraq e l’inizio dell’embargo, con lo scopo di promuovere iniziative di cooperazione a favore della popolazione irachena colpita dalla guerra.
Da allora lavoriamo per prevenire nuovi conflitti, in particolare in Medio Oriente, in Serbia e in Kosovo, attraverso campagne di informazione, scambi culturali, interventi civili di pace e progetti di cooperazione internazionale, sempre in stretta collaborazione con le organizzazioni della società civile dei paesi in cui operiamo.
Oggi l’Associazioneca conta circa 400 soci e 6 comitati locali in diverse città italiane. In Italia le attività vengono svolte principalmente dai nostri volontari e soci, così come le campagne di sensibilizzazione che portiamo avanti traggono forza e finanziamenti dalla raccolta fondi privata.

Perché?
L’Associazione ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e mira alla costruzione della pace e della solidarietà tra i popoli, favorendo l’incontro tra culture, lingue, religioni e tradizioni diverse al fine di promuovere una più equa e pacifica convivenza.
Un ponte per… considera indivisibili gli interventi di solidarietà a favore delle popolazioni colpite dalle guerre, l’impegno politico per incidere sulle cause scatenanti dei conflitti e la costruzione di legami tra società civili.
Un ponte per… si riconosce nel movimento italiano per la pace e nel movimento nato con il Forum Sociale Mondiale, perché un altro mondo è possibile solo rafforzando le relazioni tra i popoli.

Cosa facciamo?

In Iraq, l’associazione ha realizzato in oltre 25 anni progetti sanitari, culturali ed educativi, su pace e diritti umani, durante l’intero periodo dell’embargo all’Iraq e poi della guerra del 2003 con la realizzazione di interventi di emergenza nelle aree più colpite. Dopo il conflitto del 2003, Un ponte per… ha avviato iniziative a sostegno della società civile irachena, impegnata a proteggere il patrimonio culturale, i diritti umani ed ambientali, a tutelare le minoranze, la libertà di espressione e associazione, la cultura della nonviolenza. L’associazione è attiva anche nel recente conflitto iracheno con interventi di emergenza, prima accoglienza e distribuzioni costanti di aiuti, ma anche di peacebuilding.

Un ponte per… ha esteso negli anni la propria attività verso altri paesi del Medio Oriente e nei Balcani.

Nel 1999, con il drammatico evolversi della situazione nei Balcani, l’associazione ha lanciato un “ponte” anche verso Belgrado, promuovendo l’invio di medicinali e la creazione di presidi sanitari negli ospedali in Serbia, e poi sostenendo i numerosi profughi provenienti dalla Croazia e dal Kosovo. Dal 2010 l’associazione collabora con le comunità serbe del Kosovo per sostenere le famiglie più indigenti.

In Giordania da 11 anni Un ponte per… opera al fianco delle organizzazioni locali per i diritti e la protezione delle donne e dei minori, soprattutto tra i rifugiati siriani e comunità ospitanti.

In Turchia la campagna “Un Ponte per…Diyarbakir” è stata attiva fino al 2010 allo scopo di promuovere e sostenere il riconoscimento dei diritti del popolo curdo.

In Libano, l’associazione interviene con azioni di solidarietà a sostegno dei profughi palestinesi e siriani presenti nel paese, nonché di costruzione del dialogo con le comunità ospitanti.

In Palestina l’associazione è impegnata con Interventi Civili di Pace e delegazioni di solidarietà, oltre a promuovere campagne di sensibilizzazione contro l’occupazione israeliana e l’Apartheid.

Per la Siria, Un ponte per… ha avviato nel 2011 un ampio programma di assistenza ai rifugiati fuggiti nei paesi limitrofi. Opera dal 2014 nell’area a maggioranza curda del Rojava attraverso l’invio di carichi umanitari e la formazione degli operatori della Mezzaluna Rossa Curda.

In Italia Un ponte per… lavora a stretto contatto con scuole, università, spazi sociali e sindacati, per costruire ponti di pace e conoscenza con i paesi in cui interviene. Promuove campagne per la pace e il disarmo, la difesa dei beni comuni e l’accoglienza di migranti e rifugiati.

Come operiamo?

Un ponte per… opera al fianco della società civile con progetti a sostegno di associazioni, sindacati e Ong locali impegnate a promuovere una risoluzione nonviolenta dei conflitti e la tutela dei diritti umani.
L’Associazione s’impegna a curare la qualità dei propri progetti ponendo particolare attenzione al sostegno all’auto-sviluppo delle popolazioni interessate, alla valorizzazione del partenariato, alla soggettività e soprattutto alle istanze politiche e sociali delle persone con cui collaboriamo.

Progetto a cura dei Giuristi Democratici in collaborazione con Associazione Ya Basta – caminantes

Lavoriamo insieme all’apertura del Punto d’orientamento – Per donne e minori d’età in ambito familiare e sociale.

Progetto aperto a studenti e laureati di tutti i corsi di laurea, interessati ad un percorso innovativo sul tema del diritto e dei diritti.

Gli studenti, in collaborazione con professionisti e docenti, potranno trasformare saperi teorici in pratiche sociali di giustizia e accesso ai diritti.
Attraverso un processo di “learning by doing”, che valorizza le loro conoscenze e privilegia attività concrete, gli studenti saranno i protagonisti della realizzazione del Punto d’Orientamento.

Chi non conosce i propri diritti non sa tutelarsi!

Perché Diritti in Azione?

L’apertura del Punto d’orientamento a Padova, ha l’obiettivo di rendere il diritto e i diritti fruibili per tutti, compresi i migranti, nella vita di ogni giorno a beneficio dell’intera comunità.
Il percorso inizia da donne e minori d’età, soggetti maggiormente esposti a forme di esclusione. Su di loro grava il costo della crisi complessiva, sia in famiglia che a livello sociale, e le donne si trovano a fronteggiare, spesso da sole, le responsabilità e le problematiche connesse ai minori.
Il progetto si propone inoltre di costruire a Padova, intorno al Punto di Orientamento, una Community Legal Clinic.

Il Punto d’Orientamento verrà attivato dal 15 ottobre 2016 con apertura settimanale di quattro ore in Via Barbarigo 21 a Padova.
Per renderlo operativo, come servizio aperto al pubblico, progettato e gestito da studenti e professionisti, è previsto un percorso di preparazione, in due fasi:
a) Corso di Formazione
Otto incontri di approfondimento con docenti e avvocati
A partire dal 12 aprile 2016 fino alla fine di maggio.
b) Laboratori per progettare insieme il Punto d’Orientamento
Workshop con operatori sociali, avvocati e docenti impegnati in attività sociali e di servizio alla cittadinanza.
A partire dal 19 settembre 2016

Il Punto d’Orientamento verrà attivato dal 15 ottobre 2016 con apertura settimanale di quattro ore in Via Barbarigo 21 a Padova.


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