Grow up together. Educazione e diritti a Sulaymaniya, Iraq

Il progetto nasce in continuità con le attività svolte con Educazione per tutte e tutti, realizzato con il contributo della Regione del Veneto, iniziato nel 2016 e conclusosi nell’ottobre 2017, al fine di continuare un deciso intervento nella zona del Governatorato di Sulaymaniya nel Kurdistan Iracheno per garantire ai soggetti più vulnerabili, soprattutto donne e minori, la possibilità di fruire appieno dei diritti essenziali.

L’esperienza maturata e l’allargamento della rete di relazioni sul campo hanno sviluppato l’idea di continuare con nuove attività anche alla luce della situazione che si sta delineando: il perdurare e l’acuirsi del conflitto in Siria renderá difficile il ritorno dei rifugiati nei propri luoghi di origine per lungo tempo, stabilizzandoli nell’area, mentre la battaglia per riconquistare Mosul ha portato nuove ondate di sfollati.

Il progetto si prefigge di contribuire a garantire l’’accesso all’educazione per i minori in particolare nel Campo rifugiati di Arbat, dove ci sono tre scuole per una popolazione totale di quasi 7.000 persone (circa 2.000 minori), attraverso programmi per favorire la frequenza scolastica, migliorare le strutture e formare i docenti.

Con l’esperienza maturata col precedente progetto si è evidenziata la necessità di continuare tutte le attività di educazione formale ed informale, sia per rifugiati e sfollati che per la popolazione locale, oltre alle fondamentali attività di formazione professionale per giovani e donne proposte dai Centri Giovanili che Un Ponte Per… gestisce all’interno del campo di Arbat e in collaborazione con la Comunitá di Deir Mar Musa a Sulaymaniya.

Il rafforzamento dei due Centri Giovanili, che già collaborano attivamente, aiuta sia ad elevare la qualità del servizio offerto che a creare un ponte tra il campo e l’esterno. Questo legame da un lato allarga gli orizzonti della popolazione siriana del campo di Arbat, spesso relegata suo malgrado a una vita marginalizzata nonostante l’impegno di tante realtà associative e autorità locali, per via della distanza geografica con la città di Sulaymaniya (impossibile da colmare da soli, senza l’aiuto di programmi specifici), dall’altro apre la popolazione residente e sfollata all’ idea di coesione sociale e convivenza, sia tra diversi gruppi etnico-religiosi sia con i rifugiati.

Il progetto avrà come beneficiari diretti minori e donne del Campo di Arbat e della città di Sulaymaniya e contribuirá alla promozione dei diritti per tutti, senza distinzione di genere, promuovendo coesione sociale, pratica quanto mai necessaria nel contesto di forte conflitto e violenze che attraversa l’intera regione.

OBIETTIVO GENERALE

Promuovere i diritti di donne e minori, a partire dalla garanzia del diritto all’educazione e alla formazione professionale, in modo da favorire la coesione sociale tra i diversi gruppi presenti nell’area di Sulaymaniya (Siriani, Ezidi, Shabak, Turcomanni, Sciiti, Sunniti, Cristiani, ecc.), con un coinvolgimento della popolazione locale curda.

L’economia dell’intera area, bloccata a causa del perdurare dei conflitti, ha bisogno di nuove energie per avviare attività occupazionali sia per i rifugiati, destinati a rimanere a lungo, che per gli iracheni sfollati e residenti. Il progetto intende favorire l’occupazione, soprattutto femminile e giovanile, attraverso percorsi di formazione in collaborazione con Azady Industries.
Garantire alle donne l’inserimento lavorativo ne rafforza il ruolo sociale e ne favorisce la crescita economica, contribuendo allo sviluppo economico complessivo.

Per i rifugiati e sfollati la condizione di precarietà dell’arrivo si accompagna ora al dramma dell’impossibilità del ritorno. Reinventare una propria esistenza è un percorso lungo e complesso, che se non accompagnato da interventi di sostegno articolato porta a depressione, sfiducia totale nel futuro e dipendenza da aiuti esterni.
Il Progetto intende favorire per i rifugiati siriani, l’accesso ai diritti basilari, come educazione e formazione. Accesso ad una scuola di qualità per i minori, sostenendo le strutture scolastiche con attrezzature e formazione del personale insegnante, combattendo l’abbandono scolastico e formazione costante degli adulti rifugiati e sfollati a partire da Corsi di lingua locale, portano ad una crescita umana, che si riflette anche nelle relazioni con la popolazione residente.
Il rispetto reciproco può crescere se diminuiscono i fattori di crisi e aumenta la fiducia tra le comunità.

Il Progetto intende favorire iniziative collettive nei Centri Giovanili attivati da UPP e Comunità Deir Mar Musa in cui far interagire, nel rispetto delle differenze, rifugiati, sfollati e residenti, attraverso esperienze formali ed informali, come i Laboratori di fumetti e di musica, occasioni per affrontare con linguaggi artistici i temi dei diritti e della convivenza al fine di favorire una cittadinanza attiva, base della crescita civile di tutti i partecipanti.

Attività

Attività da svolgere nel Campo di Arbat
A) Sostegno all’educazione
A.1 – Acquisto materiale didattico per le scuole di Amouda 2 e Berkhwadan.
A.2 – Attività di doposcuola ospitate al Centro giovanile di UPP: si combineranno a quelle di educazione non formale offerte giornalmente dagli operatori di UPP, aiutando i partecipanti a frequentare con maggior piacere la scuola.
B) Formazione in supporto psico-sociale per gli insegnanti delle scuole di Amouda 2 e Berkhwadan effettuata da esperti psicologi locali per aiutare i docenti a gestire con profondità e professionalità i problemi affrontati giornalmente dagli studenti del campo, traumatizzati da guerra, abbandono della propria realtà e perdita di persone care.
C) Focus group con famiglie sul diritto all’educazione di bambini e giovani per aumentare la consapevolezza di genitori e famigliari dei minori abitanti del campo sull’importanza della frequenza scolastica e dell’educazione in generale.

D) Corsi di lingua curda per rifugiati siriani e sfollati iracheni che daranno elementi di base per superare il gap linguistico esistente, poiché rifugiati e sfollati parlano arabo o dialetti curdi diversi da quello locale. Questo permetterà maggiore accesso ai servizi, più comunicazione tra comunità, meno discriminazioni e tensioni, maggiore integrazione scolastica tra gli studenti, possibilità di inserimento nel mondo del lavoro per giovani e donne.
E) Promozione dei diritti di donne e minori
E.1) Laboratorio di fumetti: nel luglio 2016 il fumettista Claudio Calia ha realizzato un laboratorio itinerante nei Centri, tra cui quello a Sulaymaniya, gestiti da UPP nel Kurdistan Iracheno. Da questa positiva esperienza si è progettato col partner BeccoGiallo Edizioni, un Laboratorio di 5 giorni per formare giovani all’uso del fumetto nella comunicazione sociale per promuovere i diritti di donne e bambini. Le tavole, realizzate dai rifugiati, sfollati e curdi, tradotte in arabo, curdo, italiano e inglese, diventeranno una Mostra e un Ebook.
E.2) Laboratorio musicale: nel luglio 2017 Luca Chiavinato, musicista e compositore, ha realizzato una residenza artistica musicale ad Erbil in collaborazione con UPP, cui hanno partecipato con profitto molte ragazze. Dalla positiva iniziativa, col partner BELTeatro, si é progettato un Laboratorio che utilizzerà la musica come strumento di aggregazione per favorire libertà d’espressione e dialogo interculturale. I 6 giorni di laboratorio rappresenteranno un’occasione formativa in cui ragazze e ragazzi potranno sviluppare la propria creatività esprimendosi in un ambiente in cui l’incontro di differenti culture sarà la base di una crescita personale ed artistica. Parteciperanno rifugiati, sfollati e curdi con un pre-esistente percorso di base musicale, con particolare riferimento agli strumenti tradizionali. Il lavoro musicale comune sarà raccontato attraverso clip video.
G) Formazione professionale di giovani e donne: corsi di cucito, saldatura, idraulica, pittura industriale, segreteria e elettricistica insieme ad Azady Industries, che proverá anche a favorire l’inserimento lavorativo al termine dei corsi.

Partner di progetto

Un Ponte per … (UPP) – ONG italiana fondata nel 1991, attualmente opera in Giordania, Libano, Siria, Iraq e presso il Governo Regionale del Kurdistan: gestisce programmi di protezione per le minoranze irachene e per preservarne il patrimonio culturale, programmi di emergenza, distribuzioni, formazione psico-sociale e salute riproduttiva.
Comunitá Monastica Deir Mar Musa in Iraq – Fondata in Siria dal gesuita italiano Paolo Dall’Oglio, promuove il dialogo interreligioso, soprattutto tra Cristianesimo e Islam. Il monastero di Deir Maryam Aladhra, fondato da Padre Jens Petzold nel 2011 su invito del vescovo locale in Iraq, dal 2016 ospita il Centro giovanile di UPP a Sulaymaniya.
Azady Industries – Compagnia di costruzione specializzata nella lavorazione di zinco e acciaio, fondata nel 2007 a Sulaymaniya, svolge un ruolo importante a livello industriale nella regione: parte del gruppo Faruk Holding, ha 80.000 m² di strutture e collaborerà alla programmazione e gestione dei corsi di formazione professionale.
BeccoGiallo Edizioni – Casa editrice specializzata in graphic novel con un vasto catalogo di pubblicazioni sociali. Collaborerà al Laboratorio di fumetti e alla circolazione delle illustrazioni realizzate.
Libreria Zabarella – Libreria conosciuta a Padova per ospitare presentazioni di qualità, collaborerà nell’organizzazione e realizzazione di eventi di comunicazione.
Associazione Professionalità dello Spettacolo Bel Teatro – Dal 1991 realizza spettacoli, rassegne e documentazione. Ha una vasta esperienza nel settore della formazione musicale in collegamento con l’estero. Collaborerà per il Laboratorio musicale e la sua diffusione in Veneto.
Comune di Padova – E’ un ente locale impegnato nella promozione della cultura di pace. Promuoverà l’informazione sul progetto ed i suoi risultati tra la cittadinanza, attraverso l’organizzazione di eventi.
Comune di Mogliano Veneto – E’ un ente locale impegnato nella promozione della cultura di pace. Promuoverà l’informazione sul progetto ed i suoi risultati tra la cittadinanza, attraverso l’organizzazione di eventi.

Il progetto con il contributo della Regione del Veneto è coordinato da Associazione Ya Basta, Via Barbarigo 17, Padova. Info: padova@yabasta.it tel. 0498751003

Foto di Fabiana Adamo per la Mostra Lontani Vicini

Progetto iniziato 1 novembre 2017 – Concluso 31 ottobre 2018


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