Art in action – Cosa lega Padova all’Iraq?

A volte si creano strani legami.
Da quando circa cinque anni fa il fumettista Claudio Calia e il Maestro Luca Chiavinato hanno iniziato a viaggiare in Iraq per fare Laboratori di fumetti e di musica si è sviluppata una relazione sempre più vivace ed ampia tra due territori così diversi e distanti, Padova, una città del Nord Est italiano e il Kurdistan Iracheno e il resto del paese.
La nascita e lo sviluppo di Walking Arts – Art Culture& Heritage NGO, formata da giovani artisti iracheni, la crescita dell’Ensemble Mshakht si sono intrecciate con la creatività e la professionalità di musicisti, esperti del suono, musicoterapeuti, videomaker, fumettisti patavini, creando inedite sinergie.

La partecipata serata per la proiezione in anteprima del docufilm di Valeria Fabris, che insieme al nuovo CD comporrà il Cofanetto multimediale MshaKht A Journey in uscita nel 2022, è stata l’occasione per raccontare a più voci il cammino fatto insieme.

Musica

Ad aprire la serate le note di Luca Chiavinato e Sergio Marchesini, musicisti di New Lanscapes Quartet, che fin dall’inizio ha accompagnato il percorso dei giovani musicisti iracheni

Parole

Francesca Benciolini, Assessora del Comune di Padova alla Pace, Diritti Umani e Cooperazione Internazionale ha condiviso come per l’amministrazione sia importante sostenere quei progetti e percorsi che puntano a creare legami e relazioni tra comunità, anche se distanti.

Fumetti

Il fumettista Claudio Calia è stato un vero pioniere nell’aprire la strada della relazione tra Padova e L’iraq con i primi Laboratori di fumetti nei Centri Giovanili gestiti da Un ponte per.
Il suo costante impegno, la relazione con Shirwan Can, coordinatore di Karge Comics Studio, permesso di sostenere in pochi anni la crescita di una vera e propria scena del fumetto iracheno. Giovani fumettisti e fumettiste irachene oggi vedono pubblicate le proprie tavole a livello internazionale, grazie alle conoscenze acquisite. La pubblicazione in Italia di “L’ultima donna” di Shirwan Can curata da Oblò APS, presentata nella serata è un ulteriore tassello nel confermare la qualità dei fumettisti iracheni, capaci di stupirci per la scelta non scontata delle storie la raccontare e per la qualità delle tavole.

Esperienze

Dopo la proiezione del docufilm una piacevole chiaccherata ha caratterizzato il racconto degli artisti che a vario titolo collaborano con l’Iraq.

La prima a raccontare è stata Chiara Patronella nella sua duplice veste di esperta in Musicoterapia, che sta svolgendo la formazione in Iraq per i giovani nelle tecniche per utilizzare la musica in contesti di disagio, e di cantautrice che ha partecipato al nuovo Cd iracheno con un pezzo .. pugliese.
“Trovare una comunità di persone come noi che usano la musica per esprimersi. sentirmi a casa, in famiglia!”

Sergio Marchesini, musicista di New Landscapes Quartet, che fin dalla realizzazione del primo CD “Walking Sounds” nel 2017 ha collaborato con i giovani iracheni, ha raccontato il passaggio fatto dall’Ensemble Mshakht nel diventare un gruppo solido, che opera in maniera coesa.
“Loro suonano sempre, la musica fa parte della loro vita, valorizzano continuamente le musiche delle loro comunità, cosa che da noi è andata persa”.

Francesco Fabiano ha dato un contributo fondamentale nella crescita dei giovani artisti iracheni dal punto di vista della formazione in tecniche audio, sia con sessioni on line che partecipando con apparecchiature all’avanguardia alla Residenza artistica nella Comunità di Der Mar Mussa durante la quale è stato girato il docufilm e registrato il nuovo CD.
“Ci siamo sentiti in maniera semplice e diretta accolti, mi sono sentito a casa. Spero che i ragazzi riescano a continuare ad usare la musica come forme per esprimersi in libertà, in un contesto in cui sappiamo quanto questo sia difficile”

La regista Valeria Fabris oltre a girare il docufilm ha costruito una relazione di scambio con i giovani videomaker che la hanno coadiuvata.
“Non mi aspettavo nulla di quello che ho provato, una terra così diversa, forte, dura. Ho dovuto prendere le misure di questa realtà e nel secondo viaggio ho lasciato che questa terra mi entrasse dentro. Come hanno detto anche gli altri le persone sono fantastiche e gioiose”.

Il Maestro Luca Chiavinato è stato fondamentale nel percorso che ha portato alla relazione tra gli artisti padovani e quelli iracheni. Cinque lunghi, intensi anni di scambi, viaggi e crescita che hanno portato a rafforzare Walking Arts NGO come una comunità in movimento. Tante ancora le cose da fare, tra cui far rinascere la produzione di strumenti musicali in Iraq, organizzare nella primavera 2022 il primo Festival delle Arti indipendenti in Iraq.
“Per il futuro è importante far sì che questa realtà sia sempre più autonoma nella programmazione, progettazione, senza “bisogno” di noi per finanziamenti ed altro. Renderli indipendenti nel costruire a tutto campo la loro storia.”

Una serata che si è conclusa con un grande abbraccio virtuale per gli amici e le amiche irachene con una foto collettiva, così come è collettivo lo scambio tra la comunità di padova e la comunità d’artisti di Walking Arts in Iraq.

Serata all’interno del Progetto “Art in action – Con Walking Arts da Padova all’Iraq e ritorno” con il contributo del Comune di Padova Assessorato alla Pace, Diritti umani e Cooperazione Internazionale.


Pubblicato

in

da