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Dopo la censura di internet, Il Sultano lapida Facebook e YouTube.

Censura di internet e denunce ai manifestanti di Gezi Park:Il cerchio si chiude...?

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In questo articolo si parla di:

  • 40/678 Euromediterraneo
  • 76/678 Geopolitica
  • 37/678 Turchia

Continua a delinearsi in modo sempre più nitido il progetto inquisitorio del Sultano Erdogan. Le sue dichiarazioni sconcertanti, poche settimane dopo il provvedimento relativo alla censura di internet, lasciano increduli non solo i cittadini turchi ma anche le agenzie di stampa nazionali e internazionali. Oggetto delle recenti intimidazioni sono i social network e il ruolo di socialità, divulgazione e informazione che hanno avuto.

Dopo la pubblicazione di ulteriori telefonate che vedono come protagonista il Primo Ministro all’ interno di una inchiesta di corruzione, Erdogan ha affermato che "Se necessario, è disposto a censurare Facebook e Youtube pur di non sacrificare il popolo turco".

Accusati di essere piattaforme multimediali quali luoghi di immoralità, istigazione e violazione della privacy Erdogan afferma che l’ approvazione della recente legge è solo l’inizio di un percorso che sarà continuato dopo le elezioni amministrative del 30 marzo. E nell’ evocare tale evidente violazione della libertà, lo stesso partito, impone sottobanco un ridimensionamento dell’ utilizzo dei social network.

A distanza di 1 anno dall’ ordinanza che impediva l’acquisto di alcolici (dalle 22.00 alle 06.00 del mattino; disposizione che determinò all’ epoca la rivolta dei capulcu), sono iniziati i lavori ad un provvedimento che imporrà sanzioni pecuniarie onerose a chiunque pubblichi su facebook, twitter, istagram o blog immagini di alcolici, dalle quali si dedurrà la pubblicizzazione di marchi e l’ incitamento al loro utilizzo o al loro acquisto. Il partito Ak che detiene la maggioranza è disposto a tutto pur di non vedere diminuito il proprio bacino elettorale. E lo fà senza alcuna remora.

Notizia di poche ore fà annuncia che il Procuratore di Istanbul ha diramato questa mattina dei provvedimenti d’accusa contro 5 esponenti di spicco della "Taksim Solidarity" con l’ accusa di condurre un’ organizzazione criminale e di aver violato la legge relativa al divieto dei raduni. Il Procuratore Mesut Erdinç Bayhan, dopo aver già tentato lo scorso mese di accusare i manifestanti con degli atti che sono stati ritenuti dalla Corte insufficienti, ha chiesto oggi condanne che vanno dai 3 ai 13,5 anni di carcere.

Mücella Yapici, urbanista tra gli indagati di questa mattina, con sarcasmo ha twittato: "Grande notizia ! Abbiamo avviato un sistema di co-leadership [ basata sull’uguaglianza di genere ] nella nostra organizzazione criminale . ’ Abbiamo già compiuto la quota del 40 per cento [ per le donne ] ".

In attesa di capire la reazione, si preannuncia dunque l’ avvento di un weekend caldo e afoso a cominciare dalla manifestazione che ci sarà domani 8 Marzo, in occasione della festa della donna.

Link:

http://www.hurriyetdailynews.com/turkish-pm-might-shut-down-facebook-and-youtube-if-needed.aspx?pageID=238&nID=63306&NewsCatID=338

http://www.hurriyetdailynews.com/social-media-users-and-bloggers-may-face-fines-over-alcoholic-drink-photos.aspx?pageID=238&nID=63272&NewsCatID=341

http://www.hurriyetdailynews.com/pm-erdogans-threat-to-ban-youtube-and-facebook-echoes-around-world.aspx?pageID=238&nID=63316&NewsCatID=338

http://www.hurriyetdailynews.com/istanbul-prosecutors-prepare-new-indictment-for-gezi-park-protests.aspx?pageID=238&nID=63282&NewsCatID=341

Vedi anche:
  • Scacco matto alla libertà e alla democrazia
  • Censorship vs Freedom La Censura non impedisce il diritto a manifestare
  • Secondo giorno di scontri in tutta la Turchia dopo la morte del giovane Berkin Elvan

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